NUOVA RESIDENZA UNIVERSITARIA DELL’OPUS DEI… E NOI PAGHIAMO?

NUOVA RESIDENZA UNIVERSITARIA DELL’OPUS DEI… E NOI PAGHIAMO?

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Il Sole 24 Ore ha riportato la notizia dell’imminente inaugurazione del rinnovato collegio universitario “Viscontea” gestito dalla Fondazione RUI.

L’articolo si lancia in encomi dello stabile di via Lamarmora: sostenibilità ambientale, comunità, servizi eccellenti. Tutto perfetto, se non fosse che si tratta di una rete di residenze nata e gestita dall’Opus Dei, la potentissima prelatura cattolica di stampo reazionario che infiltra la politica e l’economia italiana e non solo da decenni.

La residenza privata ha dei costi inaccessibili per un qualsiasi studente a basso reddito: andando a guardare il prezzario per una stanza singola, chi ha un ISEE sotto i 15.000 euro pagherebbe 630 euro mensili (peggio del canone medio di mercato).

Tuttavia, siccome al peggio non c’è mai fine, la fondazione aspira a concorrere ai nuovi finanziamenti pubblici per le residenze universitarie appena banditi dal Ministero all’Università: il bando infatti ammette sia le istituzioni pubbliche, sia quelle private al cofinanziamento. Pertanto, una residenza esclusiva e religiosa potrebbe essere ristrutturata con i soldi di tutte e tutti noi.

Le residenze private, di mercato o religiose, sono sempre più un attore invadente nella nostra città: con gli scarsi finanziamenti al diritto allo studio e l’esistenza di canali privilegiati di dialogo con gli Atenei vengono presentate come una “soluzione alternativa” se non c’è posto nella residenza pubblica.

Noi non ci stiamo: pretendiamo un modello di istruzione e di diritto allo studio laico ed inclusivo, che non debba inginocchiarsi davanti a nessuno per vedere garantito un diritto!